Del massaggio dobbiamo fare un Piacere, non un lavoro. Il massaggio non è cosa ordinaria. Esso ha un enorme significato. Ci sono poche persone nate per massaggiare e l’energia può andare molto, molto in profondità.

Però ci sono alcune cose che vanno ricordate mentre si  massaggia. La persona che  si massaggia non ha corpo. Se si concepisce come senza corpo e il massaggio andrà molto in profondità. Primo si pensa alla persona come se non avesse corpo, e poi si pensa a se stesso come se non avessi corpo. Per corpo si intende  che né uno né l’altro è materia, ma entrambi  energia. Quando due cose materiali si toccano, c’è una collisione. Quando due energie si toccano esse semplicemente si mischiano, si uniscono e si fondono l’una nell’ altra. Non c’è collisione. Due corpi fisici sono destinati a collidere. Ogni volta che tocchi il corpo di qualcuno come corpo, e lui stesso si percepisce come corpo, ci sarà una difesa, una contrazione. L’armatura di difesa entrerà in azione.
Allora la prima cosa è sentire che l’altro è semplicemente una energia; tu sei anche una energia. Dopodiché comincia a giocare con l’energia come se stessi suonando una chitarra. Fa che sia musica più che massaggio. Fa che sia gioco più che lavoro. Lascia che venga dal cuore più che dalla mente. La tecnica va conosciuta, ma poi dimenticata. Uno dovrebbe conoscere la tecnica e poi non preoccuparsi di essa. Essa si radica nell’inconscio e da li funziona, muovendosi attraverso l’istinto. In questo modo senti l’energia dell’altra persona, presenti te stesso come un fenomeno energetico                                                                                                                                  

Teoria del massaggio centrato sui meridiani e la circolazione dell’energia 

La libera circolazione dell’energia è essenziale al benessere degli organi, che grazie ad essa si rigenerano e sono in grado di reagire alle aggressioni. In concetto occidentale più prossimo a questa entità è quello di “anima” o meglio di “spirito”, sebbene questi termini assumano nella nostra cultura connotazioni religiose. L’energia si diffonde nel corpo attraverso dei canali detti appunto “meridiani”. La libera circolazione dell’energia è essenziale al benessere degli organi, che grazie ad essa si rigenerano e sono in grado di reagire alle aggressioni patologiche. Quando un meridiano funziona male si crea un blocco energetico che indebolisce gli organi collegati ad esso determinando cause fisiche (dolori, traumi..) o psicologiche (stress, tensioni emotive..). Compito del massaggio tailandese è riattivare il flusso energetico all’interno dei canali di scorrimento potenziando le capacità di autoguarigione del corpo. Le compressioni e le digitopressioni esercitate dal massaggio riattivano il circuito venoso e quello linfatico, svolgono un’efficace azione di “scollamento” della muscolatura apportando un sensibile miglioramento al tessuto connettivo e drenano i liquido che ristagnano in eccesso. Inoltre, gli stiramenti e le immobilizzazioni decontraggono i muscoli, ottimizzando i movimenti articolari e la postura. L’allungamento muscolare fa sì che i tendini agiscano meglio sulle articolazioni e sulle giunture ossee, favorendo l’assimilazione del calcio.In realtà i principi fondamentali del massaggio thai sono estremamente semplici e il suo obiettivo è comune a molte pratiche naturopate: aiutare il corpo a diventare guaritore di se stesso.  Questi sono gli elementi essenziali per un mondo sano e in equilibrio: salute, benessere e ricerca di serenità interiore coincidono con la sostenibilità.

Tipologie di Massaggi

Prima di una seduta, chi deve sottoporsi a un massaggio deve informare il massaggiatore delle proprie condizioni fisiche; è bene informarlo per esempio, se si soffre di qualche disturbo cronico, se si è subito un intervento di recente, se negli ultimi tempi si è stati sottoposti ad ingessature. In generale, qualsiasi dettaglio, che influenzi il proprio stato di salute, può essere di aiuto: per la personalizzazione del trattamento, per indicargli le zone che hanno un bisogno maggiore considerazione e affinché il professionista metta in atto tutte le cautele necessarie al caso specifico.

MASSAGGIO AYURVEDICO Massaggio indiano, riequilibrante, antistress, migliora il sonno.  Questo tipo di massaggio nasce in India, e fa parte di una precisa filosofia di vita dove le forze, gli elementi e l’essere hanno una importanza grandissima; tutto si gioca sulla prevalenza o sull’equilibrio. In linea di massima, le tecniche di massaggio ayurvedico, attivando il metabolismo o migliorandolo, prevengono o rallentano i processi di invecchiamento, aiutano l’individuo a superare la fatica fisica e mentale, migliorano il funzionamento fisiologico dell’organismo, favoriscono la longevità, consentono di migliorare la qualità del sonno e promuove il benessere psico-fisico. Il valore aggiunto, più che in altri massaggi, è caratterizzato dal rapporto tra l’operatore ed il soggetto che ne trae beneficio. Il corpo del soggetto viene massaggiato per molto tempo fino ad ottenere un vero e proprio effetto benefico sugli organi interni. Per rendere poi più efficace e penetrante il massaggio, vengono impiegati oli (sesamo, olivo, senape o più modernamente olio di mandorle, jojoba o borragine) secondo necessità, perché anche questo “mezzo tecnico” assume valore coadiuvante per la buona riuscita della pratica. Questo tipo di massaggio è particolarmente indicato contro i disturbi nervosi. Non ha controindicazioni. Depura l’organismo, previene e corregge disturbi del sonno. Elenchiamo di seguito le più importanti proprietà di questa antichissima arte di massaggio:

  • attivazione della circolazione sanguigna e linfatica, con un più facile nutrimento di tutti i tessuti
  • azione benefica sulla colonna vertebrale
  • effetti tonici sui muscoli
  • conseguenze positive sullo stato psicologico della persona
  • riequilibrio dei livelli ormonali
  • miglioramento dell’interscambio dei fluidi corporei con una più semplice eliminazione delle tossine
  • concreta azione sul sistema nervoso (è in grado di calmare o stimolare i nervi attraverso l’uso di tecniche diverse, è ottimo, quindi, per tutti i disturbi legati a tensione, ansia e nervosismo)
  • azioni positive su insonnia, emicrania, stanchezza e digestione
  • efficace nelle slogature, contratture, distorsioni, tendiniti, stiramenti muscolari, edemi degli arti e crampi
  • effetti benefici per le donne in gravidanza (aiuta per il mal di schiena e per la circolazione)

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE Il massaggio decontratturante per la cervicale è uno dei più richiesti, poiché tantissime persone soffrono di cervicalgia. Il suo scopo è quello di sciogliere le tensioni muscolari e mantenere una buona efficienza tendinea e articolare. E’ un trattamento che agisce in profondità, su una zona specifica.
Le contratture muscolari sono più diffuse di quel che si pensa e si verificano quando i movimenti non avvengono in modo meccanico ma con un indurimento del muscolo. In questi casi un massaggio decontratturante è la soluzione migliore. Il collo, in particolare, è una delle zone maggiormente colpite da queste problematiche. E’ infatti la zona più soggetta a movimenti bruschi e improvvisi, ed essendo pieno di ricettori è sensibilissima al dolore.
La contrattura è in realtà un meccanismo di difesa che viene attuato quando il muscolo è sottoposto a una sollecitazione da lui insostenibile. Questo si verifica, a maggior ragione, se il muscolo è freddo e quindi non predisposto a certi movimenti.
Le principali cause che determinano una contrattura muscolare sono:

  • problemi articolari
  • postura scorretta
  • movimenti sbagliati
  • ansia e stress

Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha avvertito questo tipo di dolore. Si tratta di un male non forte, ma diffuso in tutta l’area. Ci si ritrova poi limitati nei movimenti e si avverte una vera e propria tensione nella zona interessata. Se questi dolori vengono trascurati, con il passare del tempo si formano di trigger point, ovvero delle zone dolorose.
Per favorire velocemente la scomparsa del problema è utile un’iniziale fase di riposo per permettere ai muscoli interessati di iniziare il processo di guarigione, per passare poi ad un massaggio decontratturante al collo, eseguito da mani esperte.

MASSAGGIO CALIFORNIANO Non c’è niente di meglio per ristabilire il contatto col tuo corpo!

L’origine:
Il massaggio californiano è apparso all’inizio degli anni ’70 in California, vicino a San Francisco. La sua nascita è avvenuta nell’ambito dello sviluppo, negli Stati Uniti, di una serie di terapie che predicavano la liberazione del corpo, l’espressione dei sentimenti e l’equilibrio globale della persona. I massaggi, infatti, erano associati a terapie di gruppo. È proprio in questo contesto new age che la tecnica del massaggio californiano si è pian piano sviluppata e si è professionalizzata, prima di diventare popolare e di estendersi al mondo intero, nel corso degli anni ‘80.

Il rituale
Il massaggio californiano, estremamente sensuale, il massaggiatore si serve di un olio che permette di rendere i gesti più scorrevoli, di solito oli essenziali profumati e rilassanti. La sua tecnica consiste nell’avvolgere e modellare il corpo nella sua totalità, alternando movimenti fluidi, leggeri o più profondi, che si concentrano per lo più sulla superficie della pelle. Si tratta di gesti lenti, dolci e ampi: è come se le mani eseguissero una coreografia armoniosa sul corpo. Questo, comunque, non impedisce al massaggiatore di seguire e rispettare le linee meridiane, i punti di riflesso e il tracciato muscolare del corpo.

I benefici Il massaggio californiano è rivolto soprattutto a chi cerca un momento di vero relax, a coloro che hanno voglia di abbandonarsi e ritrovare l’armonia col proprio corpo. Grazie alla sua dolcezza, che risveglia i sensi, questo tipo di massaggio favorisce un rilassamento che giova soprattutto alle persone stressate e sovraffaticate.
Stimolando dolcemente le numerose terminazioni nervose dell’organismo, il massaggio californiano stabilizza anche l’equilibrio nervoso. Esaltando l’interiorizzazione, permette di ritrovare la ricchezza dei sensi e di dare ascolto ai segnali che il corpo manda. Quindi, il suo effetto è fisico ma anche psicologico, poiché questo massaggio migliora, per riflesso, la percezione del corpo, l’ascolto, la autostima, e favorisce l’appagamento.

LINFODRENAGGIO È una difficile e faticosa pratica manuale che permette ai tessuti di ripristinare o decongestionare la circolazione, facilitando il drenaggio di liquidi ed evitando il ristagno di tossine nei tessuti. La linfa si compone di una serie di elementi tra cui: sali minerali, proteine, acqua, ossigeno; è fondamentale che scorra lungo i canali, deve contribuire al nutrimento delle cellule e permettere l’eliminazione dei rifiuti. Il linfodrenaggio non solo asseconda questo viaggio, smuovendo i liquidi presenti nel corpo, ma svolge anche un intervento di “idraulica”, cioè di sblocco dei canali intasati. La circolazione  linfatica, coinvolge i linfonodi ascellari, inguinali e quelli del collo; è collegata alla circolazione sanguigna. Ha funzione di trasporto del liquido del tessuto interstiziale, con azione disintossicante e nutriente od ossigenante.

Attenzione: questa pratica non è da tutti. Alla comparsa di un’infezione, gli anticorpi si riproducono all’interno del linfonodo, causandone l’ingrossamento, che con la guarigione è destinato a sparire. Se si agisce in questi frangenti si può recare danno al fisico. Se il flusso della linfa subisce rallentamenti o interruzioni, le scorie raccolte si depositano negli spazi intercellulari, provocando veri e propri edemi. Solo una lunga e valida esperienza consente di evitare il pericolo di recare danno piuttosto che beneficio. Con delicate manovre di massaggio tramite sfioramenti delicati e movimenti diversi, è possibile sbloccare la stasi dei tessuti edematosi, permettendo una migliore circolazione. La trattazione a livello estetico non deve creare problemi: le necessità curative sono pratica medica. Se consigliato per effetto rilassante o sgonfiante, sarebbe più corretto chiamarlo MASSAGGIO ANTISTRESS leggero, senza trazioni, pressioni o piegamenti.                                                                                                                           

Il Massaggio Linfodrenante è consigliato nei seguenti casi: • per preparare i tessuti ad un intervento chirurgico (eliminazione dei liquidi in eccesso e riattivazione della microcircolazione capillare); • dopo interventi chirurgici di asporto di importanti stazioni di linfonodi, ad esempio asportando la mammella viene tolta la stazione ascellare, (aiuto ai liquidi per risalire e trovare vie alternative); • insufficienza venosa, varici e problemi alla safena (vena delle gambe); • sinusite, rinite, forme allergiche (il linfodrenaggio non è efficace nelle fasi acute, ma quando la patologia è cronicizzata); • couperose, rosacea, acne; • cellulite.                                                                                                  

Sono numerose le stazioni linfatiche (linfonodi) disseminate nel corpo umano. Le tre più importanti sono: terminus, ascellare, inguinale. La stazione detta terminus è situata alla base del collo, nel punto in cui si incontrano due importanti vasi sanguigni: la vena del braccio (succlavia) e quella del collo (giugulare). Durante un linfodrenaggio, la stazione ascellare è la seconda ad essere trattata, mentre la stazione inguinale è fondamentale per i problemi agli altri inferiori. Per consentire la risalita della linfa, in caso di ristagno, è infatti indispensabile liberare questa zona. Altri linfonodi importanti sono quelli posti nella parte posteriore del ginocchio, nell’addome, nel torace e nella schiena. Una seduta di linfodrenaggio ha la durata di circa un’ora, il numero delle sedute varierà in base alle esigenze del paziente. Si comincia con l’aprire i linfonodi del collo (terminus), per consentire il rientro finale della linfa depurata, si passa quindi alle ascelle, per ripristinare la circolazione linfatica del braccio. La stimolazione della fronte può alleviare le conseguenze di riniti e sinusiti. Il massaggio delle stazioni inguinali, le pressioni esercitate sul polpaccio, le manipolazioni sulla schiena, spingono e convogliano la linfa verso il terminus. I movimenti principali sempre calibratissimi che vengono eseguiti durante un linfodrenaggio sono: – cerchi con le dita (per consentire lo spostamento della linfa); – pressioni dei pollici; – movimenti rotatori (per spingere il carico linfatico); – spinte guidate con le mani sovrapposte (una preme, l’altra guida); – schieramenti con palmi (per preparare la cute ad un nuovo movimento)

MASSAGGIO SPORTIVO Massaggio dei tessuti profondi, diretto specificatamente ai muscoli. Operato da personale specializzato come medici o sotto indirizzo e controllo medico, da fisioterapisti e laureati I.S.E.F.

MASSOTERAPIA Pratica terapeutica del fisiatra e del fisioterapista, che consiste in un insieme di azioni manuali esercitate sulla pelle, con l’intento di mobilizzare i tessuti superficiali e profondi. Il massaggio ha effetti diretti sulla cute e sui muscoli, ed effetti indiretti, per via riflessa attraverso il sistema neurovegetativo, sull’apparato circolatorio e sul sistema nervoso. Viene impiegato per ridurre rigidità, tensione e indolenzimento muscolare determinando una sensazione di rilassamento e di benessere generale e può servire a combattere le conseguenze dello stress e degli stati d’ansia. Si tratta di una differenziazione del benessere conseguito da un massaggio olistico classico o da altre tecniche: è specifica in questo caso, la funzione terapeutica del massaggio,  su prescrizione medica.

MUSICOSOPHIA Anche il semplice ascolto della musica può essere la via di grandi scoperte spirituali. I benefici di questo ascolto combinato al massaggio sono accompagnati dalla ripetizione del brano, il canticchiare, il contare, la rappresentazione grafica, il silenzio interiore, la gestualità. Durante un incontro di musicosophia può capitare di ascoltare infinite volte lo stesso brano, sino a conoscerne, capirne e “sentirne” il tessuto musicale, l’intima coerenza, i passaggi, il disegno melodico, il messaggio. Il condizionamento può far raggiungere il benessere

MUSICOTERAPIA Secondo i terapeuti non solo ascoltare ma anche fare musica, seppure in modo rozzo, può aiutare una persona a esprimere una serie di emozioni e problemi che non riescono a essere espressi. La musica diventa, in pratica, un mezzo per acquisire sicurezza e risolvere conflitti inferiori. I risultati si enfatizzano. Le onde sonore provocano nel nostro corpo un rilassamento od un’allerta; il brano prescelto può migliorare il benessere di un trattamento specifico antistress od energizzante; è una disciplina che non richiede abilità particolari.

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